AFS Sweden, 60 years
[fa:p:id=2470832441,j=l,s=s,l=p]Come passa il tempo, 3 anni fa ho avuto la possibilità di fare il volontario il cinquantenario, quest'anno al sessantenario! Impazzito? No!Da qualche anno ormai mi sono trasferito in Svezia (tutta colpa di Intercultura che nel '95 mi spedì in Danimarca facendo nascere in me la passione per la Scandinavia).E fu proprio durante il viaggio da Stoccolma verso la festa di Torino in cui il passeggero seduto al mio fianco aprì la sua cartellina per dare un ultimo sguardo all'invito ricevuto per la festa del cinquantenario.Quell'uomo era Anders Fernlund, tuttora portavoce di AFS Sweden, il quale mi aprì la strada verso una "nuova" associazione ma con lo stesso nome e gli stessi principi. Da allora mi vanto di essere iscritto alle associazioni di entrambi i paesi e grazie a Quick vengo aggiornato sulle novità di Colle e non solo.Ieri, 26 aprile, AFS Sweden ha festeggiato 60 anni di attivitá e ho avuto l'onoro di lavorare all'organizzazione. Vi risparmio i dettagli della festa ricordando soltanto la presenza di Tachi Cazal e del nostro Simone Caporali.Voglio però con fierezza sottolineare il supporto dato da Intercultura ad AFS Sweden che ultimamente non naviga in buone acque e soprattutto ringraziare i volontari e lo staff italiani per aver dato, negli anni, delle basi così solide alla nostra associazione tali da poter agire come modello e come supporto per altri paesi. Grazie ragazzi, a tutti!(da una lettera a quic, mensile di Intercultura)
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